Domanda:
Dove sei in questo momento?
Troy Bayliss: Sono solo a casa di ritorno da una pista di kart dove ho fatto qualche giro in Supermoto.
Domanda: Stai facendo più corse oggi che quando correvi in Superbike?
Troy Bayliss: Beh, io sto sempre in sella. La ragione per cui mi sono ritirato dalla Superbike è che cominciavo a sentirlo come “lavoro”. I nostri bambini erano ancora “piccoli” e probabilmente era la miglior cosa era quella di tornare a casa. Ho avuto una buona carriera.
Domanda: Guardando alla tua carriera, hai iniziato piuttosto tardi. Era uno svantaggio per voi piloti australiani il vivere così lontano da casa?
Troy Bayliss: Non lo so, guardando indietro poteva essere una buona cosa perché ero più maturo ma in realtà, vista la scelta, avrei preferito che succedesse un po prima. E’sempre difficile per i piloti australiani perché per fare una vita in moto da competizione bisogna allontanarsi da casa. Quando ho avuto questa opportunità di guidare nel BSB ho dovuto prendere e andar via. Quando sono arrivato in Inghilterra, non avevo mai visto nulla tranne l’Australia, ed è stato come una sorta di vacanza/lavoro. E’ stata dura all’inizio ma alla fine siamo stati lontani da casa per 12 anni o giù di lì. Ero già sposato con Kim e avevamo Mitch, che aveva 2 anni e Abby aveva 18 mesi. La mia famiglia ha sempre viaggiato con me e abbiamo preso insieme la decisione di trasferirci in Inghilterra. Abbiamo trascorso 3 o 4 anni a Coventry proprio vicino all’officina di John. Era in realtà una graziosa cittadina di campagna tra Coventry e Birmingham e ci è piaciuto essere lì. (altro…)