1° Round SBK 2010 – Phllip Island – Australia | ||
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Superpole
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Gara 1
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Gara 2
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1. Haslam – Suzuki GSX-R1000 – 1’31.229 2. Fabrizio – Ducati 1098R – 1’31.245 3. Crutchlow – Yamaha YZF R1 – 1’31.642 4. Checa – Ducati 1098R – 1’31.671 5. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 – 1’31.696 6. Smrz – Ducati 1098R – 1’31.757 7. Rea – Honda CBR1000RR – 1’31.912 8. Toseland -) Yamaha YZF R1 – 1’32.019 9. Lanzi – Ducati 1098R – 1’32.205 10. Haga – Ducati 1098R – 1’32.229 11. Biaggi – Aprilia RSV4 1000 – 1’32.293 12. Sykes – Kawasaki ZX 10R – 1’32.398 13. Corser – BMW S1000 RR – 1’32.430 14. Vermeulen – Kawasaki ZX 10R – 1’32.561 15. Xaus – BMW S1000 RR – 1’32.842 16. Camier – Aprilia RSV4 1000 – 1’32.895 17. Neukirchner – Honda CBR1000RR – 1’32.782 18. Byrne – Ducati 1098R – 1’32.823 19. Pitt – BMW S1000 RR – 1’33.207 20. Resch – BMW S1000 RR – 1’33.390 21. Brookes – Honda CBR1000RR – 1’33.901 22. Iannuzzo – Honda CBR1000RR – 1’34.248 23. Baiocco – Kawasaki ZX 10R – 1’35.297 24. Hayden – Kawasaki ZX 10R – 1’35.614 |
1. Haslam – Suzuki GSX-R1000 2. Fabrizio – Ducati 1098R 3. Haga – Ducati 1098R 4. Rea – Honda CBR1000RR 5. Biaggi – Aprilia RSV4 1000 6. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 7. Checa – Ducati 1098R 8. Smrz – Ducati 1098R 9. Corser – BMW S1000 RR 10. Lanzi – Ducati 1098R 11. Camier – Aprilia RSV4 1000 12. Neukirchner – Honda CBR1000RR 13. Sykes – Kawasaki ZX 10R 14. Byrne – Ducati 1098R 15. Pitt – BMW S1000 RR 16. Iannuzzo – Honda CBR1000RR 17. Baiocco – Kawasaki ZX 10R 18. Hayden – Kawasaki ZX 10R 19. Brookes -) Honda CBR1000RR |
1. Checa – Ducati 1098R 2. Haslam – Suzuki GSX-R1000 3. Fabrizio – Ducati 1098R 4. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 5. Haga – Ducati 1098R 6. Rea – Honda CBR1000RR 7. Corser – BMW S1000 RR 8. Biaggi – Aprilia RSV4 1000 9. Crutchlow – Yamaha YZF R1 10. Toseland – Yamaha YZF R1 11. Camier – Aprilia RSV4 1000 12. Byrne – Ducati 1098R 13. Lanzi – Ducati 1098R 14. Brookes – Honda CBR1000RR 15. Pitt – BMW S1000 RR 16. Neukirchner – Honda CBR1000RR 17. Iannuzzo – Honda CBR1000RR 18. Hayden – Kawasaki ZX 10R |
Haslam e Checa protagonisti a Phillip Island
Sotto gli occhi di 65.500 spettatori si è disputata la prima prova del Campionato Mondiale Superbike 2010 che ha visto il ritorno alla vittoria della Suzuki con Leon Haslam e la grande prova di Carlos Checa, vincitore di gara 2 con una Ducati del team Althea Racing.
“Il primo weekend si apre con gare spettacolari e con nuovi protagonisti a partire dalla Superpole di Sabato che vede tre giovani nella prima fila: Haslam, Fabrizio e Crutchlow su moto di tre differenti Case. Gara 1 è stata 7 secondi più veloce dello scorso anno ed ha regalato una lotta per la vittoria così serrata tra Suzuki e Ducati da richiedere il photo finish. Sylvain Guintoli, appena approdato in Superbike, è stato in testa per molti giri di Gara 2 e ha registrato il miglior giro aggiudicandosi il premio Pirelli Best Lap. Anche nella seconda manche il tempo di gara si è ridotto: 4 secondi meno del 2009 e Checa ha impressionato tutti portando la sua nuova moto del Team Althea sul gradino più alto del podio. La Supersport non è stata da meno: 5 secondi più veloce dello scorso anno, ha visto un’impeccabile Laverty sulla sua Honda del Team Parkalgar in testa dall’inizio alla fine. E’ molto interessante vedere già ad inizio stagione questa varietà di risultati a testimonianza dell’equilibrio tra i vari costruttori” Giorgio Barbier, Racing Director, Pirelli Moto.
Gara 1 – Leon Haslam in volata su Fabrizio vince la prima gara del 2010
Ha tentato l’impossibile nell’ultimo giro Michel Fabrizio per cercare di conquistare la prima vittoria del Mondiale 2010 ma non c’è riuscito per un soffio. Il fotofinish ha, infatti, assegnato meritatamente il primo posto a Leon Haslam che ha guidato per tutta la gara conquistando così la prima vittoria in Superbike della sua carriera.
Il distacco tra i due piloti (4 millesimi) è stato il più basso nella storia della Superbike: il precedente era quello tra Fogarty e Edwards nel 1999 a Monza con 5 millesimi.
Il ventiseienne pilota di Derby ha controllato con la sua Suzuki per tutti i 22 giri della corsa Fabrizio e Haga che lo tallonavano da vicino, pronti ad approfittare di qualsiasi passo falso.
Interessante lotta anche per la quarta posizione con un gruppo di piloti composto da Rea, Biaggi, Guintoli, Checa e Smrz giunti nell’ordine, mentre Camier che si era inserito per alcuni giri, è stato vittima di un “lungo” che lo ha fatto scivolare fino all’11° posto.
Lorenzo Lanzi ha concluso al decimo alle spalle di Troy Corser con la BMW. Iannuzzo è finito appena fuori la zona punti, precedendo Baiocco. Cadute per Crutchlow, Vermeulen e Toseland.
Leon Haslam: “L’arrivo è stato vicinissimo e per un po’ non sapevo di aver vinto. Non potrò mai ringraziare abbastanza la mia squadra sono stati concreti sin dal primo giorno e averli ripagati è grande. Sono davvero senza parole. Ho cambiato il mio stile verso la fine e ho guidato nel miglior modo possibile. Ha funzionato, ma ero vicino alla fine “.
Michel Fabrizio: “Pensavo di aver vinto la gara. Quando dopo il traguardo ho visto sullo schermo la mia famiglia e il capo meccanico che festeggiavano ho pensato che fosse vero”.
Noriyuki Haga: “Non ho avuto alcuna seria conseguenza dopo la caduta nel warm-up, salvo un po’ di gonfiore al braccio destro. Il mio personal trainer mi fatto un buon massaggio prima della gara e ho fatto alcune iniezioni di antidolorifico. La gara è stata dura e mi si è gonfiato il braccio e questo mi ha fatto fare qualche errore in frenata. Ma è stato divertente correre davanti!”.
Gara 2 – Carlos Checa con la Ducati davanti agli ufficiali
Incredibile ultimo giro di un fortissimo Carlos Checa che dopo aver raggiunto a metà gara il quartetto di testa, ha superato uno per uno i piloti di Suzuki e Ducati ed è andato a vincere con un buon margine gara 2 di Phillip Island.
Un bellissimo risultato per il pilota del team Althea Racing che aveva dominato molte sessioni di prova nel week end e nei test della settimana precedente, grazie alla Ducati 1198 seguita in forma semiufficiale dalla casa bolognese.
Alle spalle dello spagnolo, Leon Haslam (Suzuki)- che guida ora la classifica mondiale – Michel Fabrizio (Ducati) e Sylvain Guintoli (Suzuki).
La bellissima gara del gruppo di testa ha messo in ombra quella di un gruppetto di inseguitori in lotta per il sesto posto e composto, tra gli altri, da un eccezionale Jonathan Rea, autore di una bellissima rimonta, e da Corser, che ha lottato fino alla fine. Biaggi ha concluso in ottava posizione mentre molto convincente è stato il suo compagno di squadra, al di là del risultato finale (11°).
Carlos Checa: “Il piano era quello di iniziare la seconda gara bene e abbiamo scelto una gomma più morbida. Abbiamo cambiato la moto, migliorando nei punti di frenata, così ho potuto superare. Quando sei vicino a quattro altri piloti non è facile superare, ma sono passato nel momento e al posto giusto. Questa è stata una delle gare più belle della mia vita, e voglio ringraziare la mia nuova squadra”.
Leon Haslam: “Ho fatto qualche giro dietro Sylvain e in alcune curve non riuscivo a stare con lui a causa del grip all’uscita dalle curve. Poi sono andato in testa di nuovo e tutto stava filando secondo i programmi fino all’arrivo di Carlos che mi ha superato all’interno per andare a vincere “.
Michel Fabrizio: “Non abbiamo apportato alcuna modifica alla moto tra gara uno e gara due. Sarebbe stato molto difficile per me vincere, ma se non ci fosse stato Carlos nella mischia avrei provato a spingere negli ultimi tre o quattro giri. Avevo dei problemi, era molto difficile per me cercare di vincere “.
Pirelli Performance Awards:
SBK Gara 1 – Pirelli BEST LAP
Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 1’32.193 (Lap 2)
SBK Gara 2 – Pirelli BEST LAP
Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare) 1’32.236 (Lap 3)
Dengiu