6° Round SBK 2010 – Kyalami – Sud Africa | ||
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Superpole
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Gara 1
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Gara 2
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1. Crutchlow – Yamaha YZF R1 – 1’37.243 2. Toseland – Yamaha YZF R1 -1’37.260 3. Checa – Ducati 1098R – 1’37.296 4. Fabrizio – Ducati 1098R – 1’37.368 5. Haslam – Suzuki GSX-R1000 – 1’37.401 6. Smrz – Ducati 1098R – 1’37.561 7. Biaggi -) Aprilia RSV4 – 1’37.613 8. Camier – Aprilia RSV4 – 1’38.148 9. Scassa – Ducati 1098R – 1’37.756 10. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 – 1’37.875 11. Rea – Honda CBR1000RR – 1’37.953 12. Sykes – Kawasaki ZX 10R – 1’38.206 13. Corser – BMW S1000 RR – 1’38.210 14. Morais – Aprilia RSV4 – 1’38.404 15. Xaus – BMW S1000 RR – 1’38.471 16. Haga – Ducati 1098R – 1’38.496 17. Neukirchner – Honda CBR1000RR – 1’38.917 18. Byrne – Ducati 1098R – 1’39.037 19. Vermeulen – Kawasaki ZX 10R – 1’39.317 20. Parkes – Honda CBR1000RR – 1’40.713 21. Hayden – Kawasaki ZX 10R – 1’40.981 22. Baiocco – Kawasaki ZX 10R – 1’41.526 |
1. Fabrizio – Ducati 1098R 2. Checa – Ducati 1098R 3. Haslam – Suzuki GSX-R1000 4. Biaggi – Aprilia RSV4 5. Rea – Honda CBR1000RR 6. Camier – Aprilia RSV4 7. Toseland – Yamaha YZF R1 8. Crutchlow – Yamaha YZF R1 9. Smrz – Ducati 1098R 10. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 11. Scassa – Ducati 1098R 12. Corser – BMW S1000 RR 13. Morais – Aprilia RSV4 14. Xaus – BMW S1000 RR 15. Byrne – Ducati 1098R 16. Sykes – Kawasaki ZX 10R 17. Haga – Ducati 1098R 18. Vermeulen – Kawasaki ZX 10R 19. Neukirchner – Honda CBR1000RR |
1. Haslam – Suzuki GSX-R1000 2. Rea – Honda CBR1000RR 3. Biaggi – Aprilia RSV4 4. Crutchlow – Yamaha YZF R1 5. Checa – Ducati 1098R 6. Toseland – Yamaha YZF R1 7. Corser – BMW S1000 RR 8. Fabrizio – Ducati 1098R 9. Smrz – Ducati 1098R 10. Haga – Ducati 1098R 11. Xaus – BMW S1000 RR 12. Scassa – Ducati 1098R 13. Byrne – Ducati 1098R 14. Sykes – Kawasaki ZX 10R 15. Guintoli – Suzuki GSX-R1000 16. Vermeulen – Kawasaki ZX 10R 17. Neukirchner – Honda CBR1000RR 18. Parkes – Honda CBR1000RR 19. Hayden – Kawasaki ZX 10R 20. Baiocco – Kawasaki ZX 10R |
Si rivede la Ducati vittoriosa e Haslam allunga su Biaggi
Si è rivista una Ducati vittoriosa in Sudafrica ma soprattutto si sono visti molti piloti e moto in grado di vivacizzare le sette gare che rimangono da disputare in questo 2010 HANNspree World Superbike Championship. Michel Fabrizio (Ducati Xerox) e Leon Haslam (Suzuki Alstare) si sono aggiudicati le due gare davanti a 54.000 spettatori entusiasti.
Gara 1
Affermazione senza dubbi per Michel Fabrizio che dominato per tutta la gara, consentendo a Carlos Checa soltanto una volta di ridurre il vantaggio sotto il secondo. Il pilota del team Ducati-Xerox ha disputato una gara impeccabile che gli ha regalato la prima vittoria della stagione. Lo spagnolo ha controllato la seconda posizione che nessuno gli ha messo in discussione. Completa il podio Leon Haslam che guadagna tre punti nel mondiale nei confronti di Max Biaggi, quarto.
Nel confronto per la quinta posizione tra i piloti britannici, l’ha spuntata Jonathan Rea che ha raggiunto e superato senza apparente difficoltà i suoi avversari. Il pilota del team HANNspree Tan Kate Honda ha preceduto Camier, Toseland e Cructhlow.
Luca Scassa ha concluso in undicesima posizione preceduto dall’esperto Guintoli che nel giro conclusivo ha respinto un attacco del giovane toscano. Caduto Baiocco.
Michel Fabrizio: “Sono molto contento di questa vittoria, sia per Ducati che per me. Ne avevamo proprio bisogno! Sin dall’inizio ho spinto al massimo, facendo una gara intelligente per tenere sotto controllo il pilota che mi seguiva.”
Carlos Checa: “Nei primi giri giravamo con un ottimo tempo di 1’38”. Io stavo dietro a Fabrizio e il passo era davvero buono, pensavo di poter gestire meglio la gara verso la fine con il calo dei pneumatici ma non è andata così perché Fabrizio ha fatto un ottima gara. In alcuni giri sono riuscito a migliorare di un decimo ma poi in quello successivo perdevo il vantaggio.”
Leon Haslam: “È stata una gara durissima, 24 giri su questa pista non è facile. È importante partire bene, perché a Kyalami è molto difficile superare. Avevo un buon passo nel corso della gara ma ogni volta che cercavo di raggiungere i primi due, mi ha impedito un leggero chattering all’avantreno.”
Gara 2
Meno vivace ma, se vogliamo, non certo meno interessante. Leon Haslam ha lasciato che Rea guidasse per 21 giri ma controllava la situazione cercando di trovare il giusto varco per passare. Al penultimo quando con una staccata delle sue ha superato il suo il pilota della Honda ed è andato a vincere. Haslam, con questa affermazione (la terza della stagione) ha guadagnato qualche punto – ora sono quindici – su Max Biaggi che completa il podio. Ha provato ad inserirsi nella bagarre anche Cructhlow ma gli altri avevano un altro passo. Buona la prova di Checa che ha cercato di tenere il ritmo dei primi, concludendo al quinto posto, e rimanendo in contatto con i primi avendo gli stessi punti di Jonathan Rea. Michel Fabrizio è progressivamente scivolato in classifica, finendo ottavo causa di una gomma difettosa che gli ha impedito di tenere il passo di Gara 1. Dodicesimo posto per Luca Scassa, che sul circuito sudafricano ha raccolto dieci punti, che gli consentono di scavalcare in classifica Neukirchner.
Leon Haslam: “Si corre per vincere e mi sentivo in grado di provare ad aggiudicarmi la vittoria in gara 2. E la mia strategia ha funzionato benissimo. Negli ultimi giri la moto iniziava a saltellare sia davanti che dietro, quindi i sorpassi sono stati piu’ rischiosi, ma non ho fatto errori e abbiamo vinto.”
Jonathan Rea: “Ora sembra che abbiamo un buon assetto di base che funziona bene su ogni circuito. È stata una gran bella gara, molto divertente, volevo vincerla a tutti costi. Leon ha fatto un gara perfetta, ogni volta che mi superava, andava leggermente largo, permettendomi di rientrare davanti a lui. A due giri dalla fine pensavo di avere la vittoria in pugno se riuscivo a tenerli a bada, ma purtroppo Leon ha fatto una bella mossa nel penultimo giro e mi ha superato.”
Max Biaggi: “È stata davvero una bella gara, una lotta ravvicinata fino alla fine. Sono partito bene, che su questo circuito è già 50% del risultato finale. In gara 1 sono rimasto un po’ imbottigliato dietro gli altri, mentre in gara 2 sono riuscito a seguire i primi due e girare allo stesso passo loro. Alla fine ci ho provato ma non ce l’ho fatto a superarli.”
Dengiu