8° Round SBK 2009 – San Marino – Misano | ||
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Superpole
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Gara 1
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Gara 2
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1. Fabrizio – Ducati 1098R – 1’37.016 2. Spies – Yamaha YZF R1 – 1’37.102 3. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’37.209 4. Rea – Honda CBR1000RR – 1’37.238 5. Parkes – Kawasaki ZX 10R – 1’37.281 6. Kiyonari – Honda CBR1000RR – 1’37.396 7. Checa C. – Honda CBR1000RR – 1’37.441 8. Haga – Ducati 1098R – 1’37.451 9. Haslam – Honda CBR1000RR – 1’37.490 10. Corser – BMW S1000 RR – 1’37.503 11. Nakano – Aprilia RSV4 Factory – 1’37.630 12. Lanzi – Ducati 1098R – 1’37.702 13. Smrz – Ducati 1098R – 1’37.710 14. Xaus – BMW S1000 RR – 1’37.773 15. Lavilla – Ducati 1098R – 1’37.786 16. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory – 1’37.813 17. Byrne – Ducati 1098R – 1’37.898 18. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’37.979 19. Sykes – Yamaha YZF R1 – 1’37.992 20. Hacking – Kawasaki ZX 10R – 1’38.441 21. Salom – Kawasaki ZX 10R – 1’38.522 22. Lagrive – Honda CBR1000RR – 1’38.671 23. Scassa – Kawasaki ZX 10R – 1’38.755 24. Baiocco – Kawasaki ZX 10R – 1’38.827 25. Checa D. – Yamaha YZF R1 – 1’38.828 26. Hopkins – Honda CBR1000RR – 1’38.856 27. Iannuzzo – Honda CBR1000RR – 1’39.067 28. Polita – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’39.308 29. Resch – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’40.489 |
1. Spies – Yamaha YZF R1 2. Byrne – Ducati 1098R 3. Fabrizio – Ducati 1098R 4. Smrz – Ducati 1098R 5. Haga – Ducati 1098R 6. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 7. Rea – Honda CBR1000RR 8. Sykes – Yamaha YZF R1 9. Nakano – Aprilia RSV4 Factory 10. Lagrive – Honda CBR1000RR 11. Checa C. – Honda CBR1000RR 12. Haslam – Honda CBR1000RR 13. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory 14. Xaus – BMW S1000 RR 15. Polita – Suzuki GSX-R 1000 K9 16. Hacking – Kawasaki ZX 10R 17. Parkes – Kawasaki ZX 10R 18. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 19. Lanzi – Ducati 1098R 20. Iannuzzo – Honda CBR1000RR 21. Checa D. – Yamaha YZF R1 22. Lavilla – Ducati 1098R 23. Salom – Kawasaki ZX 10R |
1. Rea – Honda CBR1000RR 2. Fabrizio – Ducati 1098R 3. Haga – Ducati 1098R 4. Smrz – Ducati 1098R 5. Checa C. – Honda CBR1000RR 6. Byrne – Ducati 1098R 7. Sykes – Yamaha YZF R1 8. Haslam – Honda CBR1000RR 9. Spies – Yamaha YZF R1 10. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory 11. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 12. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 13. Nakano – Aprilia RSV4 Factory 14. Kiyonari – Honda CBR1000RR 15. Lavilla – Ducati 1098R 16. Xaus – BMW S1000 RR 17. Parkes – Kawasaki ZX 10R 18. Lanzi – Ducati 1098R 19. Corser – BMW S1000 RR 20. Scassa – Kawasaki ZX 10R 21. Lagrive – Honda CBR1000RR 22. Hacking – Kawasaki ZX 10R 23. Polita – Suzuki GSX-R 1000 K9 24. Iannuzzo – Honda CBR1000RR 25. Resch – Suzuki GSX-R 1000 K9 |
Spies e Rea danno spettacolo a Misano
La pista di Misano ha offerto uno spettacolo indimenticabile agli oltre 65.000 spettatori, celebrando le vittorie di Ben Spies (Yamaha), ottava per lui in stagione, e di Jonathan Rea (Honda), salito per la prima volta sul gradino più alto del podio. Grandi protagonisti sono stati anche Michel Fabrizio (Ducati), terzo e secondo, e Noriyuki Haga (Ducati), che continua a guidare la graduatoria di campionato con 48 punti sul texano e 55 sul compagno di squadra.
Gara 1
Forti emozioni e grandi colpi di scena nella prima gara SBK, vinta da un’implacabile Ben Spies (Yamaha), arrivato a quota otto vittorie. Partiti tutti con gomme rain, da metà corsa i piloti, con la pista che andava asciugandosi, sono dovuti rientrare per cambiare moto e gomme. Ad approfittarne nel migliore dei modi è stato il texano della Yamaha, che ha trovato subito un ritmo convincente che gli ha permesso di andare a vincere con un vantaggio di quasi otto secondo nei confronti di un ottimo Shane Byrne (Ducati), che si era dimostrato imprendibile sul bagnato. Avvincente duello per il terzo posto, con Michel Fabrizio (Ducati) bravo a resistere al perentorio ritorno di Jakub Smrz. Quinta posizione per il leader di campionato, Noriyuki Haga (Ducati), che ha contenuto i danni su una pista per lui ostica, nel finale bravo a passare un positivo Yukio Kagayama (Suzuki). Bella prestazione anche per Jonathan Rea, primo pilota Honda, in una gara che lo ha visto partire in fondo allo schieramento e subire anche un ride-through. Decimo posto per l’esordiente Matthieu Lagrive (Honda), dietro a Shynia Nakano con l’Aprilia. Solo 13esimo invece Max Biaggi (Aprilia), in difficoltà in queste condizioni di asfalto.
Ben Spies: “E’ stata dura, sapevamo fin dall’inizio della gara che la pista si sarebbe asciugata e nella prima parte della gara Shane ha guidato fortissimo. Il feeling con la mia R1 sul bagnato non era ottimale e quindi non ero particolarmente contento ma ho cercato a tutti i costi di rimanere vicino a Michel. Dal box mi hanno comunicato che alcuni piloti stavano cominciando a rientrare in pitlane per cambiare la moto e cosi ho deciso che era il momento di farlo anch’io. E’ stata una gara molto movimentata, non particolarmente bella ma sono stato contento di mettermela alle spalle con una vittoria.”
Shane Byrne: “E’ stata una gara fantastica. Peccato che non abbia continuato a piovere perché ad un certo punto avevo un bel vantaggio. Non capivo bene qual era la situazione delle gomme e ogni giro che aumentava il mio vantaggio ero sempre più indeciso se rimanere o tornare al box. Ho cambiato moto a sette giri dalla fine e nei primi due giri è stato difficile trovare il ritmo giusto. Ben aveva fatto due giri in più sull’asciutto rispetto a me, mi ha sorpassato e non sono riuscito in nessun modo a riprenderlo. E’ un risultato fantastico nel circuito di casa per il mio team, hanno fatto un ottimo lavoro.”
Michel Fabrizio: “Non è male come risultato, è stata una bella battaglia fino alla fine con Jakub. Quando ho visto sul megascherma che Smrz mi stava avvicinando, sapevo che dovevo inventare qualcosa al ultimo giro. Non sono stato in grado di trovare il passo giusto subito con le gomme da asciutto e ho perso un po’ di tempo ma tutto sommato, vista la mia sfortuna a Misano negli anni recenti, sono molto soddisfatto di questo podio.”
Gara 2
La pista di Misano ha festeggiato il primo successo nel Mondiale SBK del talento britannico Jonathan Rea (Honda), uscito vincitore dall’emozionante corpo a corpo con Michel Fabrizio, che ha infiammato gli ultimi giri della corsa. Sul terzo gradino del podio è salito il capoclassifica di campionato Noriyuki Haga (Ducati), che ha sfruttato il mezzo passo falso di Ben Spies (Yamaha), solo nono per un problema tecnico, per riallungare in vetta. Ora il suo vantaggio è di 48 punti sul texano e di 55 punti sul compagno di squadra Fabrizio. Ancora un quarto posto per Jakub Smrz (Ducati) che, nel finale è riuscito a passare Carlos Checa (Honda) in crisi di gomme. Ancora una buona prestazione per Shane Byrne (Ducati), che ha chiuso la gara al sesto posto. Prima Yamaha al traguardo quella di Tom Sykes, settimo davanti a Leon Haslam (Honda). In zona punti le Aprilia di Max Biaggi e Shynia Nakano e le Suzuki di Kagayama e Nieto; fuori invece BMW (Xaus e Corser) e Kawasaki (Parkes e Hacking).
Jonathan Rea: “E’ bellissimo ottenere la mia prima vittoria qui in Italia prima della gara di casa a Donington. Tutti sanno che il team ha cambiato le sospensioni e le abbiamo provate per la prima volta a Magny-Cours durante i test di lunedì scorso. Il team ha fatto un lavoro meraviglioso per permettermi di vincere la gara quindi questa vittoria e’ speciale anche per i ragazzi. Sono riuscito a trovare il mio ritmo giusto and Michel non e’ mai riuscito a allontanarsi da me. Volevo passare prima ma ho lasciato tutto all’ultimo giro. Con questa vittoria tocco il cielo con un dito!”
Michel Fabrizio: “In Gara 2 non avevo un feeling perfetto con la gomma anteriore e in accelerazione la Honda di Rea aveva qualche cosa in più. E’ un peccato non aver vinto ma due podi sono il mio miglior risultato su questa pista e la consapevolezza di avere fatto tutto il possibile mi rende comunque felice. Sono a pochi punti da Spies in campionato e non posso non fare un pensierino al titolo anche se mi rendo conto che per candidarmi seriamente devo mantenere un alto livello di risultati e riuscire anche a vincere qualche gara”.
Noriyuki Haga: “Gara 2 è andata decisamente meglio: sono partito bene ma poi Johnny (Rea) e Michel mi hanno superato ed è stata dura mantenere il loro ritmo, forse perché loro sono molto più giovani di me! Scherzi a parte tutto sommato abbiamo portato a casa dei punti importanti considerato che questa non è mai stata tra le mie piste preferite. Adesso non vedo l’ora di correre a Donington dove, negli anni passati, ho ottenuto dei buoni risultati”.
Dengiu