7° Round SBK 2009 – Stati Uniti – Sal Lake City | ||
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Superpole
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Gara 1
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Gara 2
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1. Spies – Yamaha YZF R1 – 1’48.344 2. Checa C. – Honda CBR1000RR – 1’48.908 3. Kiyonari – Honda CBR1000RR – 1’49.243 4. Fabrizio – Ducati 1098R – 1’49.434 5. Smrz – Ducati 1098R – 1’49.658 6. Byrne – Ducati 1098R – 1’49.982 7. Parkes – Kawasaki ZX 10R – 1’51.328 8. Hacking – Kawasaki ZX 10R – 1’51.438 9. Haga – Ducati 1098R – 1’49.516 10. Nakano – Aprilia RSV4 Factory – 1’49.528 11. Rea – Honda CBR1000RR – 1’49.541 12. Haslam – Honda CBR1000RR – 1’49.765 13. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’50.114 14. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’50.488 15. Scassa -Kawasaki ZX 10R – 1’50.987 16. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory – 1’51.351 17. Lavilla – Ducati 1098R – 1’50.344 18. Salom – Kawasaki ZX 10R – 1’50.633 19. Lanzi – Ducati 1098R – 1’50.868 20. Muggeridge – Suzuki GSX-R 1000 K9 – 1’51.004 |
1. Spies – Yamaha YZF R1 2. Checa C. – Honda CBR1000RR 3. Fabrizio – Ducati 1098R 4. Kiyonari – Honda CBR1000RR 5. Rea – Honda CBR1000RR 6. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory 7. Hacking – Kawasaki ZX 10R 8. Smrz – Ducati 1098R 9. Haga – Ducati 1098R 10. Haslam – Honda CBR1000RR 11. Byrne – Ducati 1098R 12. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 13. Sykes – Yamaha YZF R1 14. Lavilla – Ducati 1098R 15. Corser – BMW S1000 RR 16. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 17. Lanzi – Ducati 1098R 18. Zemke – Honda CBR1000RR 19. Scassa – Kawasaki ZX 10R 20. Salom – Kawasaki ZX 10R 21. Xaus – BMW S1000 RR 22. Nigon – Yamaha YZF R1 |
1. Spies – Yamaha YZF R1 2. Fabrizio – Ducati 1098R 3. Rea – Honda CBR1000RR 4. Biaggi – Aprilia RSV4 Factory 5. Kiyonari – Honda CBR1000RR 6. Smrz – Ducati 1098R 7. Nakano – Aprilia RSV4 Factory 8. Haga – Ducati 1098R 9. Sykes – Yamaha YZF R1 10. Byrne – Ducati 1098R 11. Parkes – Kawasaki ZX 10R 12. Kagayama – Suzuki GSX-R 1000 K9 13. Nieto – Suzuki GSX-R 1000 K9 14. Lanzi – Ducati 1098R 15. Zemke – Honda CBR1000RR 16. Xaus – BMW S1000 RR 17. Corser – BMW S1000 RR 18. Salom – Kawasaki ZX 10R 19. Hacking – Kawasaki ZX 10R |
Dominio totale di Spies a Miller
Ben Spies ha dominato il round statunitense del Mondiale SBK disputato al Miller Motorsport Park (Utah) davanti a 47300 spettatori. Il fuoriclasse texano della Yamaha riapre così un Mondiale che dopo il precedente appuntamento di Kyalami sembrava saldamente in mano alla Ducati. Noriyuki Haga, vittima di una rovinosa caduta in prova, ha corso in condizioni menomate arrivando nono e ottavo, perdendo terreno sia nei confronti di Spies che del compagno di squadra Michel Fabrizio, terzo e secondo. A metà Mondiale Haga resta davanti con 265 punti ma Spies sale a 212 e Fabrizio a 201.
Gara 1
Ben Spies ha dominato gara uno accorciando la classifica del Mondiale Superbike. Il capofila Noriyuki Haga, dolorante per la grave caduta di sabato, è finito soltanto nono perdendo 18 punti in un colpo solo. Nella gara fermata al settimo giro per l’incidente occorso all’australiano Karl Muggerdige (solo contusioni) Spies non ha avuto avversari, dominando entrambe le frazioni e la classifica finale ottenuta per somma di tempi. Il 24enne texano ha preceduto lo spagnolo Carlos Checa (Honda), qui vincitore lo scorso anno, e un Michel Fabrizio (Ducati) rallentato da due pessime partenze. Max Biaggi, scattato dalla quarta fila, è risalito in sesta posizione con l’Aprilia anche in questa occasione velocissima in rettilineo.
Ben Spies: “Abbiamo lavorato molto un po’ sulle partenze perche’ Miller ha un lungo rettilineo e avevo bisogno di partire bene qui. Dopo la seconda partenza e’ stata dura perche’ volevo vincere in pista e non potevo correre rischi mentre tenevo Carlos a bada. Volevo assolutamente tagliare il traguardo per primo anche se avevo un margine di sei secondi.”
Carlos Checa: “Fin dall’inizio Ben e’ stato fortissimo e io nella prima parte non avevo sufficiente grip. Per la seconda partenza abbiamo cambiato la pressione della gomma ed e’ andata meglio. La Honda qui va bene, abbiamo utilizzato la base dello scorso anno gia’ molto buona per raggiungere un certo livello e ottenere buoni risultati. Avevamo bisogno di un risultato positivo visto l’inizio di stagione in salita.”
Michel Fabrizio: Peccato per la seconda partenza, mi sono sentito un pò come una palla da ping-pong, ero attaccato da tre o quattro piloti ma fortunatamente sono riuscito a restare in piedi. Dopo ho ripreso il mio passo e sono riuscito ad arrivare al traguardo e salire sul podio.
Gara 2
La seconda gara è stata molto simile alla prima. Il triplice campione Usa è andato in testa alla prima curva e non ha più mollato la posizione, anche se Fabrizio, stavolta partito bene, ha tenuto Spies sotto tiro per oltre metà gara. Checa è scivolato senza danni lasciando a giocarsi il terzo gradino del podio Jonathan Rea, il britannico Leon Haslam caduto al giro finale e un ottimo Max Biaggi tornato protagonista con l’Aprilia RSV4 dopo i problemi incontrati nelle prove. Haga è stato preceduto anche da Kiyonari, Smrz e Nakano. E’ stata una buona giornata anche per la Kawasaki, protagonista sia con Parkes che con l’americano Jamie Hacking sostituto dell’infortunato Tamada, mentre ancora una volta gara difficile per la BMW con la 16° posizione di Xaus e la 17° di Corser.
Ben Spies: “E’ stata una gara difficile, avevo quasi la sensazione di aver rubato la vittoria a Michel perche’ ha guidato in maniera fantastica. Ho cercato subito un buon passo di gara ma ogni volta che lui guadagnava un decimo dovevo riguadagnare quel decimo per tenerlo a bada. Negli ultimi sei giri ho spinto al massimo e sono riuscito a tagliare il traguardo per primo. Sono contento di questa doppietta qui a Miller, purtroppo sapevamo che Haga non era al 100% ma bisogna approfittare di ogni momento e abbiamo guadagnato dei punti utili.”
Michel Fabrizio: “E stato un bel weekend, fino a cinque o sei giri dalla fine ho provato in tutti i modi a dare fastidio a Ben ma per riprenderlo ho spinto un po’ troppo e ho finito la gomma davanti e ormai non c’era più niente da fare.”
Jonathan Rea: “Il team mi ha dato una moto fantastica questo weekend, abbiamo fatto un ottimo sviluppo ma mi sono dovuto lottare come un leone per il terzo posto perche’ avevo qualche problema all’avantreno e alla gomma anteriore. Ben e Michel davanti avevano un ritmo velocissimo e io non sono riuscito a raggiungerli. Sapevo di avere un bel gruppetto di piloti dietro di me e ho pensato di tenere qualcosa in riserva per gli ultimi giri ma non sono riuscito a vedere esattamente cosa e’ successo quando Leon e’ caduto. E’ il secondo podio in due weekend quindi sono veramente contento.”
Dengiu