Checa e Melandri vincono il round europeo
Weekend ricco di colpi di scena e di sorprese quello conclusosi oggi sul circuito di Donington Park. Davanti a 51.500 spettatori si sono disputate tre gare decisamente avvincenti che hanno confermato la leadership di Carlos Checa nella Superbike e di Luca Scassa nella Supersport. Il Campione del Mondo Max Biaggi incappa in una serie di errori che lo fanno retrocedere in quarta posizione del Mondiale. Le due gare Superbike sono andate rispettivamente a Carlos Checa e a Marco Melandri. Da segnalare che le prime sette posizioni in gara 2 sono state occupate dalle sette diverse Case costruttrici.
Gara 1
Questo è Marco Melandri. Alla sua terza gara in assoluto nel mondiale Superbike, dopo anni difficili (non sempre per colpa sua, anzi…) in MotoGP, l’ex iridato della classe 250cc coglie il successo dopo una rimonta da definirsi semplicemente… strepitosa. Scattato dalla terza fila con il nono tempo, Melandri con la sua R1 ufficiale ha dato battaglia a tutti i piloti di testa: prima a Max Biaggi, in visibile “crisi” chiudendo soltanto in settima posizione, successivamente a tutto il gruppetto di testa perfezionando l’attacco decisivo ai danni del fuggitivo Jakub Smrz a due giri dalla bandiera a scacchi. Nessuno sembrava in grado di battere in questa prima gara l’ex vice-campione del mondo MotoGP, tornato al successo a 5 anni di distanza dall’ultima personale affermazione (Phillip Island 2006) ora al secondo posto di campionato alle spalle dell’amico Carlos Checa, sul gradino più basso del podio, autore di un’eccezionale rimonta dopo una partenza da dimenticare.
Con Marco Melandri vincitore, apprezzabile la condotta di Jakub Smrz comparso con pieno merito e titolo in testa nella prima parte di gara con la Ducati 1198 del Liberty Racing; il pilota ceco si è dimostrato finalmente veloce, costante e competitivo anche sulla distanza, battuto soltanto da un Melandri in forma strepitosa, pur senza compromettere il bilancio di una gara da incorniciare per “Kuba”.
Giù dal podio Leon Haslam, leader della corsa nelle fasi iniziali, salvo vedersi “beffare” al penultimo tornantino da Checa per il terzo gradino del podio. Alle spalle del vice-campione del mondo Jonathan Rea che ha avuto ragione delle Aprilie condotte da Noriyuki Haga, da un Max Biaggi in difficoltà (spesso fuori traiettoria ed in confusione nei duelli diretti) e Leon Camier, in evidente calo sulla distanza di gara. A punti Ayrton Badovini (13°) e Roberto Rolfo (14°), fuori gioco nei primi giri Michel Fabrizio, Eugene Laverty (caduto rovinosamente alla “Coppice” e portato al centro medico) e Maxime Berger che ha perso (nel senso letterale del termine) la ruota posteriore della propria Ducati Supersonic. Alle 16:30 italiane il via di Gara 2.
Gara 2
Sarà pure il secondo round, ma questa seconda tappa della stagione 2011 del mondiale Superbike ha riservato una svolta non indifferente agli equilibri della classifica. In questa gara 2 infatti, vinta da Carlos Checa (terzo successo stagionale su quattro gare per il pilota spagnolo), si sono da un lato riconfermati i valori espressi al debutto, e nella prima manche, sia dal pilota Ducati Althea Racing che dal nostro Marco Melandri (Yamaha World Superbike), mentre dall’altro c’è stato il tracollo prestazionale di Max Biaggi, che ha concluso ai box anzitempo la manche numero due.
Il campione in carica della competizione è stato autore di una partenza anticipata e di un conseguente pessimo scatto al via, che gli hanno da principio reso la vita difficile. A “ride through” assegnato, il centauro romano non ha compiuto il transito previsto nella corsia dei box, fino a che i commissari di pista hanno esposto la bandiera nera che ha posto fine alla sua gara.
Il team Aprilia Alitalia può consolarsi però con l’ottima prestazione mostrata dal secondo pilota ufficiale di Noale, ovvero Leon Camier, che ha conquistato un fantastico terzo posto finale e ha mostrato una ritrovata competitività in pista, dopo le già ottime premesse del warm-up e della prima parte di gara 1. Quarto classificato è Leon Haslam, autore di un’uscita di pista che gli ha rovinato i piani per un possibile podio. “Pocket Rocket” ha preceduto sul traguardo un fantastico Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team), al primo vero risultato di rilievo della sua carriera Superbike, Jonathan Rea (Castrol Honda), un ritrovato Michel Fabrizio (Suzuki Alstare) e il ceco Jakub Smrz (Ducati Effenbert Liberty Racing).
Ottimo finale di week-end per il team BMW Motorrad Italia, che con Ayrton Badovini conquista il primo risultato da top ten dell’anno, mentre l’ultimo dei piloti italiani, l’esperto Roberto Rolfo (Kawasaki Pedercini), ha rimediato un piccolo punticino concludendo in quindicesima piazza. La classifica del mondiale, alla luce dei risultati di questo secondo round, vede ancora in testa Carlos Checa con 91 punti, con Marco Melandri secondo a 71 e Leon Haslam più attardato a quota 53, mentre Biaggi resta fermo a 49.
Dengiu